Il “partito del cemento” è in subbuglio

Il “partito del cemento” (cit.) è in subbuglio
di Voci del Movimento NoTav TerzoValico – polcevera@inventati.org
noterzovalico.noblogs.org

Si susseguono i vertici in Regione Liguria, dove – sotto il benevolo sguardo di Claudio Burlando – il tridente d’attacco Bernini (vicesindaco di Genova), Poggi (dirigente del dipartimento porti, trasporti ed edilizia della Regione Liguria) e COCIV, affiancato da Raffaella Paita (assessore alle infrastrutture della Regione), riceve sindaci e rappresentanti di circoscrizione.
Tira una brutta aria e bisogna serrare le fila, far rientrare nei ranghi quegli amministratori che, pure in quota PD, temono per il loro futuro politico, stante il crescente malcontento popolare per l’avvio dei cantieri della grande opera inutile.
I meglio informati assicurano che siamo all’alba di una campagna stampa ben organizzata e coordinata in favore del terzo valico.
L’affabulazione, si sa, è di casa in certa politica: corrono voci che sia stata attivata da COCIV, su pressione della Regione (Claudio Burlando), la “società di comunicazione” Chiappe-Revello, agenzia genovese che vanta una pluriennale esperienza maturata nel supporto ai grandi progetti di riqualificazione oltre alla gestione di “casi
difficili” (sic!) di diversa natura.
E’lo stesso sito della società a raccontarci qualcosa di più sulla mission di questi professionisti del telefono senza fili.
Chiappe-Revello si muove su due fronti. Il primo è la “comunicazione” finalizzata all’opinione pubblica: creazione del consenso su grandi progetti di riqualificazione urbana e valorizzazione del territorio, la definiscono. Cosa significhi “creare consenso” possiamo immaginarlo: la locuzione richiama ulteriori declinazioni, quali appunto “affabulare”, “raccontare storie fantastiche”, “spacciare narrazioni tossiche” affinché i cittadini comincino a desiderare quello che sono destinati a subire (è ben nota la formula che Aldous Huxley, già all’inizio del secolo scorso, coniò nel suo Il Mondo Nuovo: la felicità è desiderare la propria destinazione sociale).
La Chiappe-Revello scenderà quindi in campo, attivando anche le proprie reti “sociali”: stretti rapporti con le istituzioni, rappresentanti di partito, sindaci, assessori. Si tratta di pura e semplice attività di lobbying, che si sviluppa attraverso una rete di relazioni stabili con politici, parlamentari e funzionari governativi (sempre dal sito www.chiapperevello.com). Una attività che, a detta loro, comprende anche l’intelligence politico, ovvero, ricorrendo a un sinonimo, lo spionaggio istituzionale.
Sarà quindi una “società di comunicazione” a dar voce alle istanze dei costruttori, degli sviluppisti, di quella classe politica che in Liguria ormai da decenni si affida alla cementificazione forzata (delle coste, principalmente) per rafforzarsi ed arricchirsi.
Siamo di fronte ad una nuova crociata del “partito del cemento”, un fenomeno analizzato da Marco Preve e Ferruccio Sansa nel proprio libro-inchiesta uscito nel 2008, un testo fondamentale per capire gli intrecci di potere in Liguria, gli interessi economici e le “aderenze” del Partito democratico nella nostra regione attraverso i suoi
rappresentanti (in primis Claudio Burlando, ex Ministro dei Trasporti, ritenuto legittimamente dai bene informati l’uomo più potente della Liguria).
E in questo libro, guarda un po’, ritroviamo quella che pare sarà una futura protagonista della lotta SITAV, Rossana Revello (Presidente della società che porta il suo nome):

Nell’associazione Maestrale ci sono tutti, almeno quelli che a Genova contano. Come Giacomo Deferrari, preside della Facoltà di Medicina e candidato in pole position alla carica di rettore. Oltre che, ovviamente, fedelissimo di Burlando. Nel maggio 2008, a due mesi dalle elezioni per la poltrona più importante dell’università, è emerso che la
società genovese di comunicazione Chiappe Revello ha ricevuto negli ultimi dieci anni almeno 260mila euro di consulenze proprio dalla Facoltà di Medicina e da alcuni dipartimenti collegati. Rossana Revello, amministratrice della società, e citata in precedenza nella sentenza di assoluzione di Burlando, è anche moglie di Deferrari. «Quando la Chiappe Revello ha vinto la regolare gara per la consulenza, Rossana Revello e io non avevamo alcun legame personale. Non la conoscevo neanche», spiega Deferrari. È vero, però, che anche dopo l’inizio del legame le
consulenze – decise direttamente da Deferrari o dai direttori dei singoli dipartimenti – sono continuate. Una questione di opportunità?
«Che cosa avrei dovuto fare, rinunciare alle consulenze con i professori di Medicina soltanto perché mio marito era preside?», chiede Revello. E aggiunge: «La Chiappe Revello è una società nota in tutta Italia». Vero, tanto che la signora Deferrari aggiunge: «Noi abbiamo avuto consulenze anche con altri enti pubblici, come il ministero dei Trasporti». Scusi, ma chi era ministro allora? «Burlando, ma erano tutte consulenze gratuite», giura Revello. Come gratuite furono le consulenze al Pci per le amministrative del 1990. Carlo Barile, il giudice che assolve Burlando per il caso del sottopasso di Caricamento ricordato in precedenza, scrive: «La Revello spiegava che aveva offerto la sua attività gratuita a Burlando che conosceva da tempo come una sorta di autopromozione al fine di fare conoscere la sua agenzia nel mondo politico».
L’anno dopo Burlando segnalava all’allora sindaco Romano Merlo l’agenzia Chiappe Revello per un incarico questa volta retribuito.

L’associazione Maestrale esiste ancora. Burlando e Revello continuano a “collaborare”. E Deferrari è diventato rettore dell’Università di Genova.

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