il movimento ligure esprime la sua solidarietà a Claudio e a tutti gli attivisti No TAV che continuano a subire la repressione per il loro impegno.
Con questo scritto esprimiamo la nostra solidarietà e complicità con gli indagati piemontesi del Movimento No Terzo Valico, colpiti da provvedimenti assurdi.
Provvedimenti che sanno di leggi speciali.
Negare a Claudio di potersi muovere liberamente nei luoghi in cui è nato e cresciuto è una sentenza politica e non giudiziaria, che vuole colpire un movimento in continua espansione, un movimento che con la sua puntuale e non falsa (come quella istituzionale) informazione sta facendo breccia nella coscienza delle persone, soprattutto ora che i cantieri stanno aprendo ferite insanabili nei nostri paesi e nelle nostre città.
L’ennesima prova durante l’abbattimento delle case alla Ferriera, dove mentre la Ditta Demolscavi sversava liquami nel torrente, occhi e obiettivi delle Forze dell’Ordine erano tutti per il presidio No Tav, senza che nessuno intervenisse, senza che nessuno sul posto avesse l’autorità per farlo.
Rispediamo al mittente le accuse e i provvedimenti che vi e ci riguardano, urliamo in faccia a lor signori che colpire uno di noi significa farne nascere altri 10, altri 100, che notificare a noi provvedimenti che non si usano nemmeno per gli omicidi di mafia è un boomerang che vi si ritorcerà contro.
Onore a chi lotta per la propria terra.
No Tav Terzo Valico Valpolcevera e Valverde
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