A quanto dicono i giornali, soprattutto Repubblica, sembrerebbe che, almeno per ora, dal lungo elenco di opere finanziate dal decreto sblocca-Italia del Governo Renzi, vengono tagliati a sorpresa i finanziamenti al Terzo Valico (2.1 miliardi) e alla Gronda autostradale (3.2 miliardi). Fuori dai finanziamenti anche il Tunnel TAV del Brennero, in Trentino. Nulla di cui essere contenti però, visto che sono tante le grandi opere, quindi le grandi devastazioni, finanziate, tra cui il TAV Torino-Lione, il TAV Napoli-Bari e l’autostrada Mestre-Orte.
Questo temporaneo stop ai finanziamenti non è definitivo (“Fino a che non saranno spesi tutti i soldi già stanziati con i primi due lotti costruttivi, non si potrà procedere con il finanziamento di quelli successivi”) nulla di cui rallegrarsi troppo insomma, visto anche il contesto in cui è stato deciso, girando i soldi in qualche altra grande infrastruttura e nell’immancabile TAV in Val Susa, ormai vera questione di principio di sovranità, potere e repressione per lo Stato.
Ma, preso come dato di fatto, potrebbe rallentare l’avanzata dei lavori in corso e l’apertura di nuovi cantieri in Valpolcevera, Valverde e in Basso Piemonte, e sarebbe tutto che di guadagnato, in tempo e energie. I finanziamenti vanno e vengono, i soldi girano, ma ora come (e forse ancora di più di) prima, sta a noi e alla nostra lotta, continuare a resistere e attaccare la megamacchina di devastazione in corso d’opera nei nostri territori dell’Appennino ligure-piemontese.
Diverso il discorso per la Gronda: in teoria dovrebbe essere finanziata dai proventi dell’aumento del prezzo dei pedaggi e costruita da Autostrada per l’Italia, non si capisce quindi perchè sia finita nell’elenco delle opere da “sbloccare”. Evidentemente, le idee chiare non ce le hanno neanche costruttori e governanti.
Andare avanti ancor più convinti che noi, e solo noi, con le nostre mille pratiche, la nostra testa dura e le nostre idee, potremmo mettere la parola FINE a questo scempio chiamato TAV- Terzo Valico.