14° mess. comitatiscrivia – Le due triadi
Burlando – Bernini – Co.civ
Mentre i sindaci alessandrini si trastullano con la richiesta di moratoria a cui nessuno dedica la benché minima attenzione, in quel di Genova si susseguono i vertici in Regione Liguria, dove – sotto il benevolo sguardo di Claudio Burlando – il tridente d’attacco Bernini (vicesindaco di Genova), Poggi (dirigente del dipartimento porti, trasporti ed edilizia della Regione Liguria) e Co,civ, affiancato da Raffaella Paita (assessore alle infrastrutture della Regione), riceve sindaci e rappresentanti di circoscrizione. E’ tutto un inno al Terzo Valico, ove i lavori sarebbero già iniziati (ma dove?), all’opera indispensabile per offrire un futuro all’intera galassia e all’occupazione ( I.100 milioni di euro per trecento posti di lavoro nel 2014, l’han detto loro!), dove i consensi sarebbero totali (guarda caso: industriali, Carige e bancume vario, sindacati, curia, politici di sinistra e di destra).
C’è qualcuno che si oppone, ma sono tre sfigati che la Digos ha già provveduto a denunciare. Tutto ciò che poteva essere messo a disposizione da parte di Genova è già stato concesso al Cociv, quindi avanti tutta! Oltre Appennino chiedono una timida moratoria? E chi se ne frega, basta non rispondere e intanto i cantieri li piazziamo! Se cominciamo a fare un buchino è fatta, poi chi ci ferma!
I meglio informati assicurano che siamo all’alba di una campagna stampa ben organizzata e coordinata in favore del Terzo valico.
L’affabulazione, si sa, è di casa in certa politica: corrono voci che sia stata attivata da COCIV, su pressione della Regione (Claudio Burlando), la “società di comunicazione” Chiappe-Revello, agenzia genovese che vanta una pluriennale esperienza.
Chiappe-Revello si muove su due fronti. Il primo è la “comunicazione” finalizzata all’opinione pubblica: creazione del consenso su grandi progetti. Cosa significhi “creare consenso” possiamo immaginarlo: “affabulare”, “raccontare storie fantastiche”, “spacciare narrazioni tossiche” affinché i cittadini comincino a desiderare quello che sono destinati a subire.
La Chiappe-Revello scenderà quindi in campo, attivando anche le proprie reti “sociali”: stretti rapporti con le istituzioni, rappresentanti di partito, sindaci, assessori. Si tratta di pura e semplice attività di lobbying, che si sviluppa attraverso una rete di relazioni stabili con politici, parlamentari e funzionari governativi (sempre dal sito
www.chiapperevello.com).
Sarà quindi una “società di comunicazione” a dar voce alle istanze dei costruttori, degli sviluppisti, di quella classe politica che in Liguria ormai da decenni si affida alla cementificazione forzata (delle coste, principalmente) per rafforzarsi ed arricchirsi.
Siamo di fronte ad una nuova crociata del “partito del cemento”.
Pare che della partita sarà anche la che si occupò della promozione del Terzo Valico nel 1992, affabulandoci con storie irreali che poi il sindaco di allora Romano Merlo diffondeva. Una per tutti.
“Con il treno superveloce Ge-Mi collegheremo le due città in 40 minuti e ne usufruiranno 50.000 persone ogni giorno (un decimo degli abitanti di Genova) parte dei quali potrà da Genova recarsi alla Scala o da Milano al Carlo Felice, assistere agli spettacoli e rientrare a casa in un battibaleno”.
Esposito – Borioli – Fornaro
Un comunicato di due giorni fa annunciava che è stata presentata in Parlamento una interpellanza sul Terzo Valico firmata da tre componenti del PD, ossia Stefano Esposito, Daniele Borioli e Federico Fornaro.
Anzitutto sorprende la mancanza di decenza da parte dei due alessandrini che si aggregano a quell’Esposito di Torino che si distingue per la sua intolleranza, arroganza e odio nei confronti degli abitanti della Val di Susa. Non aggiungo altro su Esposito se non la considerazione che a lui si adatterebbe benissimo il detto “Un bel tacer non fu mai scritto”, non certo per mancanza di liberalità ma per le sue continue altezzose e ricercate provocazioni.
Andare a chiedere a questo individuo favorevolissimo all’Alta Velocità di firmare un documento relativo alla moratoria Terzo Valico sinceramente ci sorprende per la totale mancanza di pudore.
Infatti questo blando documento che non fa alcun accenno agli espropri in corso, alle frenetiche attività genovesi per partire al più presto, richiama continuamente come esempio da seguire (sic!) la linea devastatrice della Val di Susa.
Un esempio:
Un modello da perseguire è quello della Val di Susa ove “si armonizza il processo di progettazione e realizzazione della nuova linea ferroviaria AC Torino-Lione con le esigenze di tutela e valorizzazione dell’ecosistema e delle comunità locali “
Occorre puntare “all’attuazione di un analogo strumento di concertazione che accompagni il processo di completamento della progettazione e di realizzazione della linea ferroviaria AV/AC Genova-Milano, tratta denominata “Terzo Valico”, che presenta caratteristiche dimensionali, finanziarie e di complessità ambientale del tutto simili alla linea ferroviaria AC Torino-Lione”.
Il documento prosegue – senza che mai appaiano parole come espropri, amianto, traffico, cave, spreco di miliardi, priorità, inutilità dell’opera, alternative, ecc. – con l’invito a “demandare all’Osservatorio Tecnico la valutazione, l’approfondimento e le decisioni inerenti le ulteriori istanze avanzate dai Comuni, in particolare in relazione agli aspetti di maggior tutela della salute e dell’ambiente e ai processi di armonizzazione tra gli obiettivi di sistema dell’opera e le sue possibili ricadute positive sul piano dello sviluppo territoriale locale”.
Brrr, si drizzano i capelli in testa a leggere ’ste cose: ma chi glel’ha dettate ? Chiappe-Revello?