30-31 luglio : Espropri respinti a Trasta, Fegino e PonteX

Raccolta di testi sulla due giorni di lotta contro gli espropri in Valpolcevera

Altre due giornate di lpontenotavotta in Val Polcevera, ieri e l’altro ieri, 30 e 31 Luglio. Una quindicina in tutto le lettere di esproprio tra Fegino, Trasta e Pontedecimo che dovevano trovare esecuzione. Massiccia la  mobilitazione lungo tutto la due giorni, che ha visto circa  200 persone presidiare  dalle 6 di mattina fino alla mezzanotte, non facendosi mancare vedette notturne per tenere  sott’occhio le eventuali mosse di COCIV e Polizia. Praticamente, una 48ore . La lotta ha nuovamente impedito l’esecuzione di tutti gli espropri previsti. Il COCIV si è tenuto sempre molto distante difeso dall’ingente dispositivo delle forze dell’ordine (che già lunedì 29 pattugliavano le zone interessate e avevano rinforzato il controllo del cantiere della Finestra Polcevera di via Tecci ) e mai ha provato ad avvicinarsi ai terreni. Espropri rimandati di qualche mese, quindi. La tabella di marcia dei devastatori del COCIV non procede come vorrebbero. Da sottolineare, come ogni qual volta l’opposizione popolaresi sia messo di mezzo ai tentativi di espropri, nessuno di questi è stato mai eseguito.  Sotto il sole torrido di fine luglio, i presidi sono scorsi tra socialità e condivisione,  in cui gli abitanti dei nuclei direttamente interessati hanno messo anima e cuore per accogliere al meglio i resistenti con un’ospitalità e un coinvolgimento diretto sentito e meraviglioso. Ancora un volta, le giornate di lotta corrispondono a giornate vive, vissute, partecipate. Numerossissima la presenza dei notav da tutto il Basso Piemonte, a sottolineare come i recenti fogli di via emessi nei confronti di 10 attivisti non abbiano né spaventato né fermato nessuno.

Non solo resistenza  agli espropri però, in questa due giorni di lotta al Terzo Valico. A Pontedecimo, nel pomeriggio del 31, una ruspa è stata prontamente respinta e cacciata via dai notav. Gli operai dovevano iniziare a compiere dei lavori preliminari per il “bypass” di Pontedecimo nell’area dell’oratorio storico, a pochi metri dal presidio, venduto fin da subito  a COCIV per la cristianissima cifra di 1 milione di Euro, ma hanno dovuto girare i tacchi e andarsene…loro, la ruspa e il furgone che si portavano appresso.

Il Secolo XIX e la Repubblica si dimostrano una volta in più degli infami al servizio dei potenti: ambedue riportavano il medesimo articolo, passato da una velina della Questura genovese o dalla Chiappe e Revello (agenzia di consulenza di Cociv) che altro non è che un putpurrì di menzogne, falsità e idiozie. Un articolo “ a caso”, verrebbe da dire…si nota invece di come sia stato scritto con millimetrica precisione per confondere, dis-informare e stravolgere la realtà, arrivando addirittura a sostenere che non era previsto nessun esproprio.

Arrivederci nelle strade e nei sentieri, sarà lunga, sarà dura, ma non gliela daremo certo vinta tanto facilmente.

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4 a 0

20130731fegino

Purtroppo la crisi colpisce duro anche un giornale come il secolo xix, e così il quotidiano è costretto a pubblicare gli articoli gentilmente offerti dal CoCIV scritti dagl’artisti di ChiappeRevello.
È il caso delle menzogne riportate qui
“…Intanto, questa mattina una quarantina di manifestanti sono tornati a protestare proprio a Trasta con slogan e cartelli senza però intralciare i lavori della Cociv che opera nel cantiere. Anche stamane come ieri non erano previste nuove immissioni o espropri e anche per questo non si sono verificati momenti di tensione. La zona era presidiata da polizia e carabinieri.”
MENZOGNE dicevamo: ieri a Trasta erano previsti espropri così come oggi sia a Fegino che a Pontedecimo.
La mobilitazione massiccia, le competenze tecniche e l’ottimo team legale sono stati ancora una volta insieme una pozione magica.
NESSUN ESPROPRIO È STATO ESEGUITO!
Vittoria a Trasta, a Fegino e a Pontex.
Attivisti provenienti da tutte le zone colpite dal cancro del TerzoValico hanno partecipato in un pieno spirito di mutuo soccorso: da Alessandria a Milano, da Novi a Tortona, da Arquata a Serravalle, solo per citarne alcuni, e poi tutti i comitati, i gruppi e le individualità presenti sul territorio genovese hanno invaso e presidiato strade e sentieri della Valpolcevera. E l’hanno difesa, ancora una volta, per 48 ore di seguito.
Non sono certo bastati i fascistissimi fogli di via promossi dalla Digos genovese e firmati dal nostro democraticissimo Questore a spaventare e fermare il Movimento del basso piemonte.

Ma questi due giorni di lotta non potevano terminare solo con un 3 a 0 e così oggi il movimento ha respinto anche una ruspa che davanti ai nostri occhi voleva cominciare a scavare in casa del maestro di vita che si è venduto l’oratorio per un milione di euro…..

4 a 0

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