Perché lo scrittore Erri De Luca ha reagito quando le autorità hanno qualificato come “terroristi” le popolazioni che lottano da anni contro il progetto francoitaliano Tav Lione-Torino di oltre 30 miliardi di euro, con conseguente scavo di una galleria di 57 km che provocherà in maniera irreversibile il prosciugamento delle fonti (equivalente a 250 milioni di metri cubi d’acqua all’anno), mentre la linea ferroviaria esistente è utilizzata al 17% delle sue capacità.
– Perché lo scrittore Erri De Luca ha detto “Resto convinto che il Tav sia un’opera inutile… Non è una decisione politica, bensì una decisione presa dalle banche e da coloro che devono lucrare a danno della vita e della salute di una intera valle. La politica ha semplicemente e servilmente dato il via libera… Ora l’intera valle è militarizzata, l’esercito presidia i cantieri mentre i residenti devono esibire i documenti se vogliono andare a lavorare la vigna”.
– Perché lo scrittore Erri De Luca ha affermato in un’intervista all’Huffington Post “Quando si tratta della difesa della propria vita e dei propri figli, qualunque forma di lotta è ammessa”.
La Ltf, società che ha in carico del progetto, ha annunciato ai media che sta preparando un’azione legale contro lo scrittore.
– Perché condividiamo le dichiarazioni dello scrittore Erri De Luca e quindi gli esprimiamo il nostro incondizionato sostegno e riaffermiamo con forza l’inutilità, l’aberrazione, la pericolosità del progetto della linea ad alta velocità Lione-Torino.
Patricia Dao (scrittrice) – Serge Quadruppani (scrittore)