Solo ieri ci sono state le clamorose novità nell’ambito dell’inchiesta sul TAV di Firenze, con gli arresti domiciliari per la presidente di Italferr Maria Rita Lorenzetti, ex Presidente della Regione Umbria, di area PD.
Tra i numerosi articoli dedicati all’argomento, richiama l’attenzione quello de Il Fatto Quotidiano, intitolato Tav Firenze, quando la Lorenzetti chiamò la Finocchiaro: “Walter è uno bravo”.
Sorge spontanea la curiosità: chi sarà mai questo bravo Walter e cosa avrà mai fatto per esserlo?
Lo chiarisce lo stesso articolo:
Ed è proprio Walter Bellomo una delle figure chiave per l’accusa, che, si legge, “si propone come uomo di fiducia nella commissione ministeriale Via dando ampie rassicurazioni e mettendosi a disposizione per risolvere il problema della classificazione come rifiuto degli scarti della fresa, declassificandolo, e per superare il contenuto della delibera della Regione Toscana che ribadiva tale classificazione”. E’ chiaro dunque, per la Procura, quali favori mirano ad ottenere “Bellomo – si legge tra l’altro – sponsorizza Corezzi presso la Regione quale uomo che ha dato una mano per il parere per svincolare gli scarti della fresa dal regime dei rifiuti e che merita di essere premiato”. Ed è ancora Bellomo, in un’altra occasione, che “ne approfitta – si legge nelle carte – per chiedere alla Lorenzetti un interessamento per un posto di lavoro per una sua parente che vive a Terni“. La Lorenzetti “assicura il suo interessamento” garantendo di conoscere molto bene Giorgio Raggi della Coop CentroItalia che è “un amico mio carissimo”.
Bene !
Anzi, male !
Trattasi di un componente la commissione ministeriale VIA (CTVIA), che di recente ha dato parere favorevole al veloce conferimento in discarica dei primi rifiuti, contenenti amianto, che vorrebbero scavare per il Terzo Valico, in modo da facilitare l’avvio dei lavori. Lavori che poi sono stati sospesi a seguito della mobilitazione del movimento popolare che si oppone alla realizzazione della “grande opera”.
Ovviamente, come buon senso suggerisce, non è possibile che in Italia uno indagato da Gennaio 2013 per reati connessi al malaffare dei rifiuti, a fine luglio dello stesso anno (ad indagini ancora aperte), possa esprimere parere favorevole ad analoghe autorizzazioni.
Sicuri?
Proviamo a dare una controllatina al recente documento della CTVIA per togliere ogni dubbio.
http://www.va.minambiente.it/DownloadFile.ashx?id=93429&t=VIA
A pag. 72 si trova il nome del Dott. Gualtiero Bonomo, nome simile, ma non è certo il “bravo Walter” della Lorenzetti.
Ancora sicuri?
Entra in aiuto il Giornale di Sicilia, che chiarisce subito fin dalle prime parole dell’articolo:
Gualtiero detto Walter Bellomo, il geologo siciliano arrestato stamani ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sul nodo Tav di Firenze, per presunti illeciti commessi come membro della commissione Via del ministero per l’Ambiente, nel “gioco di squadra” che faceva capo all’ex presidente dell’Umbria, Maria Rita Lorenzetti,
http://www.gds.it/gds/sezioni/cronache/dettaglio/articolo/gdsid/287990/
Bene !
Anzi, male !
Questo signore che il Giornale di Sicilia definisce “Geologo ed esponente del PD siciliano” è stato addirittura arrestato “per presunti illeciti commessi come membro della commissione Via del ministero per l’Ambiente”.
Il resto dell’articolo chiarisce meglio il profilo di questa persona:
solo ieri sedeva tra le prime file di una iniziativa politica a Palermo a sostegno di Gianni Cuperlo, candidato alla segreteria nazionale del Pd, anche se tra i democratici viene collocato in area renziana.
Da anni impegnato in politica, Bellomo ha fatto parte del Pci e poi delle sue diramazioni. Il picco della carriera lo raggiunge nel 1996, quando viene eletto segretario cittadino del Pds, a Palermo. Da allora però il suo percorso nel partito è stato difficile: tornò alla ribalta qualche anno dopo, mettendosi a capo dell’area sinistra ecologista del partito, senza troppo successo, e cercando gloria schierandosi a fianco di alcuni big del Pds-Ds.
Non è mai riuscito a strappare una candidatura nè all’Assemblea regionale nè in Parlamento, per lui solo consulenze, ottenute grazie al partito e alla sua professione di geologo.
Bene !
Anzi, male !
Ma cosa avrebbe mai fatto in particolare ?
Entra in soccorso un articolo di gennaio 2013 di Arezzo Notizie, quando iniziò ad essere indagato
Si legge che mentre un funzionario della Regione (poi trasferito) avrebbe redatto una relazione nella quale si esprimevano molte perplessità sul progetto di stoccare nell’ex Cava di Santa Barbara a Cavriglia i materiali prodotti dallo scavo per il sottoattraversamento fiorentino, mettendo nero su bianco che quei materiali fossero da classificare come ‘rifiuti speciali’, in realtà
quella relazione sarebbe stata superata da una successiva relazione a firma del geologo Gualtiero Walter Bellomo – coinvolto nell’inchiesta e secondo l’accusa elemento di snodo di tante diverse realtà – il quale, al contrario, sosteneva che quei materiali potevano essere subito trasferiti nell’ex Cava di Santa Barbara in quanto materiali di ‘natura innocua’. Secondo l’accusa la procedura in tal senso, e che sembra esser stata quella poi seguita dalla Regione Toscana, avrebbe permesso di sbloccare circa 10 milioni di euro di acconto per far partire gli scavi e mettere in moto il macchinario per la perforazione.
Bene !
Anzi, malissimo !
Riassumendo: un geologo della Commissione Tecnica VIA del Ministero dell’Ambiente, indagato dal gennaio 2013 per reati commessi per il TAV di Firenze e inerenti autorizzazioni e facilitazioni per trattare rifiuti speciali come normali rifiuti al fine di sbloccare 10 milioni di euro di acconto per far partire gli scavi e mettere in moto il macchinario per la perforazione, a fine luglio 2013 esprime parere favorevole per trattare come rifiuti normali, in assenza di controlli e analisi, i rifiuti del Terzo Valico, giusto per far partire gli scavi e mettere in moto i cantieri ?
Poco più di mese dopo questo signore viene arrestato.
Nessuna analogia ? Tutti tranquilli ?
Valga pure il presupposto di innocenza fino a prova contraria, ma fino a prova contraria un documento inerente provvedimenti analoghi a quelli per cui una persona è stata arrestata, sarebbe meglio che fosse formulato e sottoscritto da tutt’altra persona, fintanto che l’indagato (ora arrestato) non abbia provato la propria innocenza e buona fede.
Poco importa che non sia l’unico firmatario, chiunque conosca i documenti a firma “multipla” sa bene che qualcuno redige, gli altri si fidano (o confidano) e sottoscrivono.
Chissà che non sia stato proprio il bravo Walter a redigere il documento con cui si voleva iniziare a scavare a Voltaggio il 10 Settembre.
Chissà se questa autorizzazione così repentina non servisse a fare qualche favore a qualcuno dei big del partito democratico ligure o alessandrino.
Chissà se le Procure di Genova e Alessandria decideranno di vederci chiaro, sempre che non siano troppo impegnate ad occuparsi dei pericolosissimi attivisti No Tav – Terzo Valico.
Chissà se i candidati alle primarie del PD per la corsa a Sindaco di Novi Ligure avranno qualcosa da dire sul loro “bravo compagno Walter”.