Ieri mattina si è tenuta la commemorazione dei caduti per la Liberazione dalla tirranide nazifascista nella nostra vallata, durante le giornate dei defunti, presso il cimitero della Biacca a Genova-Bolzaneto, sulla strada verso il comune di Ceranesi ed il Santuario di Nostra Signora della Guardia.
Ultimamente si sta parlando molto di questa zona in quanto avrebbe dovuto ospitare il C.B.L.4 “Bolzaneto” (Campo Base Liguria 4) funzionale al “Terzo” Valico ad alta velocità Genova-Milano, invece l’area ospiterà un deposito di inerti e terre di scavo, con tutto ciò che queste potranno contenere.
Ad inizio ottobre sono incominciati i lavori di sboscamento dell’area, per la bonifica degli ordigni bellici da parte del Co.Civ., e vi chiederete quindi cosa c’entra il campo base del terzo valico con la commemorazione dei caduti.
Ieri ho partecipato alla cerimonia e per tutto il tempo ho pensato all’assurdità della situazione che stavo vivendo: ossia celebrare i giusti valori della Resistenza e chi è morto per onorarli, ma senza declinarli all’oggi, mentre sullo sfondo incombeva i ldisboscamento in atto, come potete vedere dalla foto che correda queste righe.
Più volte abbiamo definito chi lotta contro l’alta velocità e le “grandi” opere come i Partigiani della terra, e credo che ieri, in quella situazione, questa definizione fosse ancor più vera.
E giusto ricordare e tramandare i valori, ma Resistenza oggi significa anche lottare per i diritti dei migranti, per la casa, contro le privatizzazioni per i beni comuni.
Solo lottando in questo senso potremmo dire veramente di essere depositari e di rispettare quei valori, altrimenti il rischio è quello di cadere nella retorica e nelle frasi fatte.
Ora e sempre R-esistenza!
Davide Ghiglione