Sabato 18 Gennaio fermiamo il cantiere del Terzo Valico di Voltaggio

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Sabato 18 Gennaio dalle ore 6,00 per tutta la giornata

Da alcune settimane all’interno del cantiere dell’ex foro pilota del Terzo Valico, sequestrato a metà anni novanta con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello stato, è iniziato nuovamente lo scavo della “Finestra Vallemme”.

Il fatto che questo sia avvenuto ancora prima di avere tutte le autorizzazioni in regola ci indigna ma non ci stupisce: la storia del Terzo Valico è fatta di arroganza, malaffare, illegalità, prepotenza, connivenza e intimidazioni ai cittadini che non vogliono voltarsi dall’altra parte per non vedere cosa stia succedendo.

Grandi montagne di terra che potrebbero contenere amianto sono state accumulate in diversi punti del cantiere (anche in quelli dove non è previsto lo stoccaggio temporaneo dello smarino) e la popolazione non è stata minimamente avvisata dei rischi e del pericolo. La storia di Casale Monferrato ci racconta che non esiste una soglia minima di rischio accettabile per l’amianto: respirare una sola fibra può causare malattie mortali come il mesotelioma.

Il fatto che a lavorare all’interno del cantiere sia la ditta Lauro Spa, incriminata questa estate con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello stato per false fatturazioni, per aver fatto lavorare una ditta priva di certificazioni e per aver realizzato frodi per le forniture di materiale per i lavori della metropolitana di Torino, non fa che aumentare le nostre preoccupazioni.

Bisogna fermare il Terzo Valico per difendere i territori in cui viviamo, la nostra salute e quella dei nostri figli dal rischio amianto, la nostra dignità di cittadini stanchi di essere calpestati da una classe politica arrogante, disonesta e corrotta.

Occorre bonificare la Val Lemme dalla presenza di Cociv e delle ditte subappaltanti come la Lauro Spa.

Sabato 18 Gennaio a partire dalle ore 6,00 e per tutta la giornata ci ritroviamo tutte e tutti insieme, liguri e piemontesi, davanti all’ingresso del cantiere di Voltaggio sulla strada provinciale 160 per bloccarne i lavori.

Dopo quelle di Arquata e di Trasta costruiamo un’altra giornata di lotta contro la presenza dei cantieri del Terzo Valico nei nostri territori.

I cantieri sono il simbolo della loro arroganza, violenza, prepotenza, supponenza. Sono un simbolo che serve a delimitare i luoghi dove la distruzione ha avuto inizio per davvero, ma grazie al movimento e ai mesi di ritardo procurati alla tabella di marcia di Cociv, è solo alle battute iniziali.
Entrare, scavalcare, togliere, levare, abbattere, invadere, ostacolare, sabotare, chiudere, fermare, pregare, legarsi, incatenarsi, sedersi davanti, tagliare, non collaborare, disobbedire, bloccare sono tutti verbi che ben spiegano quante e quali siano le possibilità per arrecare disturbo e intralcio ai cantieri del Terzo Valico.

Cociv e la classe politica che sostiene il Terzo Valico se ne devono andare. Tutti insieme possiamo liberare la nostra terra da chi vorrebbe devastarla in nome del profitto dei soliti noti e a discapito di tutti i cittadini.

Movimento No Tav – Terzo Valico

www.notavterzovalico.info www.noterzovalico.org

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