Una spendida giornata di resistenza nel solco della tradizione del Movimento No Tav – Terzo Valico. Centinaia di persone per tutto il giorno sono state per le strade di Arquata, Serravalle e Pozzolo per provare ad impedire ancora una volta la realizzazione degli espropri propedeutici alla realizzazione del Terzo Valico. Lo si era capito nei giorni scorsi e se ne è avuta conferma già alle 8,30 del mattino che non sarebbe stata una giornata normale. Polizia e Carabinieri hanno chiuso la strada provinciale di collegamento fra Serravalle ed Arquata e dai blindati sono scesi un centinaio di agenti in assetto antisommossa. I No Tav – Terzo Valico non si sono fatti spaventare e hanno protetto con una catena umana i terreni che i signori del Cociv volevano espropriare. Polizia e Carabinieri sono avanzati e hanno incominciato a spingere con gli scudi sui cittadini pacifici che hanno tenuto testa alla pressione esercitata dalle forze dell’ordine.
A questo punto è incominciata la farsa, con l’omino incaricato di eseguire gli espropri che fotografava a distanza i terreni da espropriare per eseguire le immissioni in possesso. La stessa modalità già utilizzata nel luglio del 2012 e ritenuta non valida se oggi, a distanza di due anni, erano previsti gli stessi espropri. A questo punto la polizia si è ritirata e i No Tav – Terzo Valico si sono diretti nel bosco di via Moriassi fra Serravalle e Arquata dove erano previsti altri espropri. Neppure venti minuti e la lunga distesa di caschi blu ha imboccato la strada dentro il bosco e ha trovato ad attenderli barricate che sono state rimosse dagli agenti. A questo punto No Tav – Terzo Valico e forze dell’ordine si sono nuovamente trovate faccia a faccia e ci sono stati i primi scontri con cariche, manganellate e lanci di lacrimogeni al gas CS, banditi dalle convenzioni internazionali di guerra ma usati dalla polizia italiana per l’ordine pubblico. Dopo la prima carica i No Tav si sono ricompattati continuando ad impedire l’accesso ai terreni da espropriare. Sono continuati i lanci di lacrimogeni e ci sono state altre cariche per disperdere i No Tav ma polizia e Cociv non sono riusciti a raggiungere i terreni da espropriare. La solita foto da distante e si sono dileguati. Lo stesso copione si è poi ripetuto a Moriassi all’imbocco della strada per Radimero e alla Crenna dove la polizia ha nuovamente caricato e manganellato i No Tav – Terzo Valico. L’unico esproprio che sono riusciti ad eseguire secondo le procedure di legge è stato invece quello previsto a Pozzolo con le forze dell’ordine che hanno bloccato nuovamente la strada provinciale impedendo alla maggioranza dei militanti dei comitati di raggiungere l’area a richio esproprio.
Parecchi militanti sono stati feriti nelle cariche in mezzo al bosco di Moriassi, a un ragazzo è stata aperta la testa da una manganellata e molti sono rimasti contusi come dimostrano le foto che pubblichiamo sotto. Tutti sono stati medicati dalle ambulanze del 118 con l’eccezione di Tino, storico esponente del comitato pozzolese che è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso dopo che un poliziotto gli ha afferrato il braccio e ha tentato di romperglielo per fortuna non riuscendoci. Le solite scene di una polizia totalmente fuori controllo a cui il Movimento No tav – Terzo Valico si è purtroppo abituato a partire dalla marcia popolare del 5 Aprile ad Arquata. Alle ore 18 si è svolta l’assemblea del movimento alla Crenna e si è deciso di convocare per domani mattina alle 10 e 30 presso la sede No Tav di Novi in via Paolo Giacometti 21 una conferenza stampa e domenica una fiaccolata ad Arquata in risposta alle violenze subite e per ribadire la contrarietà alla realizzazione dell’opera ferroviaria. Il concentramento è alle ore 20 e 30 presso Piazza Santo Bertelli (davanti al Comune) e la fiaccolata si snoderà pacificamente per le vie del paese.
Intanto i No Tav della Valsusa chiudevano in solidarietà coi No Tav – Terzo Valico i cancelli del cantiere di Chiomonte (una delegazione di valsusini era presente anche in Valle Scrivia, a loro e a tutti i solidali accorsi a dar manforte un grande abbraccio) e Anonymous annunciava di aver messo off line il sito del Cociv sul Terzo Valico.
La giornata si è quindi conclusa con la consapevolezza di aver scritto una nuova pagina di resistenza alla costruzione del Terzo Valico e la soddisfazione di aver nuovamente impedito la realizzazione di quasi tutti gli espropri previsti nella giornata di oggi. Il movimento prosegue la lotta popolare contro la costruzione del Terzo Valico e come è stato dimostrato oggi lo fa ogni giorno che passa con maggior determinazione e convinzione. Ci si vede tutti domenica sera alla fiaccolata di Arquata.
A questo link è possibile leggere la cronaca della giornata
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