di Antonello Brunetti
Spesso mi capita che qualcuno mi chieda documentazione sulla questione Terzo Valico. Non posso fare avere materiale cartaceo poiché troppo voluminoso (una ventina di faldoni di 15 cm di spessore dal 1990 ad oggi) e mi costerebbe un capitale fare fotocopie.
Ricordo a tutti che possono trovare parecchio su www.comitatiscrivia.it oppure su NoTavterzovalico.info
Di seguito, in 3-4 occasioni, invierò documenti utili trasferendoli sul sito, come quello seguente, titolato MORETTI DIXIT ossia la raccolta di alcune affermazioni fatte in passato dall’Amministratore delegato di RFI. Fuori elenco vi ricordo la famosa dichiarazione, ripetuta in varie occasioni, relativa al fatto che la gestione di questa ferrovia TAV-TAC avrà una perdita gestionale di almeno l’85% (il che vuol dire che non solo sarà a carico di tutti gli italiani la costruzione del Terzo Valico, ma anche l’eventuale movimentazione merci e passeggeri “veloci” nei decenni successivi).
Vorrei, però, a parte, fare una breve considerazione di oggi. Sento che nei vari convegni ci si straccia le vesti perché non ci sono i soldi (sette miliardi di euro) per risolvere la questione IMU e per impedire l’aumento IVA.
Timidamente alzo la mano e chiedo la parola: “Perché non eliminate il Terzo Valico che non serve un tubo e che costa (ora) 7 miliardi di euro? Mi pare una soluzione facile facile!”
MORETTI DIXIT (articolo di inizio 2007)
Appena annullata la concessione Cocìv, già si parla di RILANCIO del TERZO VALICO; ma possibile che nessuno, ma proprio nessuno, rifletta su questi dati:
• quanti sono i container da trasportare? Un milione e seicentomila con un aumento quest’anno del 2%, dopo anni di regresso (la previsione del 1992 era di un aumento del 12% ogni anno)
• quanti valicano l’Appennino? Il 60%, quindi intorno al milione
• quanti utilizzano le ferrovie? L’8% secondo i dati del porto. Quindi, largheggiando, 150.000 container.
• quanti ne possono trasportare le tre linee esistenti dietro Genova? Senza farci nulla 600.000. Con piccoli ammodernamenti sui 2 milioni.
• quali sono le condizioni attuali del trasporto merci? Per almeno tre giorni alla settimana non ci sono merci da trasportare e i convogli vengono soppressi. Spesso mancano locomotori, macchinisti e carri adeguati. Va aggiunto che il nodo di Genova non consentirebbe oggi un serio trasporto merci.
A essere sinceri non è giusto dire che proprio nessuno, a parte noi, abbia riflettuto su questi dati. Qualcun altro c’è, e mi riferisco a tale Mauro Moretti che ultimamente ha rilasciato queste dichiarazioni
Il SECOLO XIX del 25 giugno 2006 – domanda di Mauro Moretti, a Sergio Sara, vicepresidente di Assofer, dopo aver ascoltato una relazione in cui si affermava che dai porto di Genova i contenitori trasportati via ferrovia non superano la quota di 220.000 su 1.600.000, mentre le linee attuali consentono già adesso il trasporto di 600.000 container: « Perché mi chiedete del Terzo Valico se non saturate nemmeno le linee esistenti ? »
IL SECOLO XIX dei 15 luglio 2006 – dichiarazione di Cesare De Piccoli, vice del ministro Bianchi: «Non dipende dall’esistenza o meno del Terzo Valico se sul treno si movimenta solo l’8% della merce».
LA STAMPA del 1° agosto 2006 – «Ieri il ministro Di Pietro ha detto che il Terzo Valico non rientra nelle priorità, non è finanziato. Non c’è un euro». Mauro Moretti aggiunge: «Ci sono già cinque valichi disponibili». Inoltre Mauro Moretti, a nome dì Rfi, ha segnalato che “ci sono tracce ferroviarie inutilizzate tra Piemonte e Liguria e verso Nord che possono essere coperte e che sono già disponibili cinque valichi, fra ì quali in particolare la Voltri-Ovada”
LA STAMPA del 2 agosto 2006 – dichiarazione di Mauro Moretti riferita da Paolo Filippi, presidente della Provincia di Alessandria: «… adesso ci ha detto che le linee per le merci non sono sature e possono reggere lo sviluppo del Porto di Genova ipotizzato». Sono disponibili tracce-treno, è sottoutilizzata la Voltri-Ovada e «basterebbe potenziare i cinque valichi già esistenti su tutto l’arco ligure»
LA STAMPA del l0 ottobre 2006 – sempre di Mauro Moretti. «Le linee esistenti possono accogliere altri treni, occorre sfruttare di più la Voltri-Ovada; le pendenze e le gallerie strette non sono un problema »
IL SECOLO XIX del 28 ottobre 2006 – dichiarazione di Mauro Moretti durante la Conferenza Italo-Svizzera organizzata il 26 e 27 ottobre a Genova: «Le linee sono utilizzate al 65%.Nessuna azienda si lancerebbe in nuovi investimenti senza arrivare prima almeno al 90% »
In merito ai giganteschi progetti di interportì di Alessandria, sulla pagina “Marittimo e Borsa” del SECOLO XIX del 29 ottobre 2006, Moretti dichiara: «Novara è il centro di smistamento di riferimento per FS» Mette in risalto per Alessandria un problema tecnico: «la rottura del carico, ovvero lo stop dei container in una stazione intermedia, comporta maggiori costi per gli operatori del trasporto».
IL SECOLO XIX del 17 marzo 2007. Stati generali della portualità: “Gli operatori logistici italiani sono dei nani… Se qualche privato vuole finanziare, gestire e sfruttare il Terzo Valico si faccia avanti, io glielo lascio. Per noi non è remunerativo”, “Nel prossimo giugno una coppia di treni ridurrà a poco più di un’ora la percorrenza Milano-Genova“.