L’assemblea conclusiva del secondo campeggio no tav in Trentino, al termine di tre giornate intense di iniziative, condivisione e dibattito, non può che esprimere la propria solidarietà a tutti gli arrestati e agli inquisiti no tav.
In particolare, le notizie che ci arrivano dalla Valsusa (la cui esperienza è stata raccontata, assieme a quella del No Terzo Valico, al campeggio di Marco, in un prezioso confronto tra le diverse opposizioni territoriali all’Alta Velocità) ci animano per la prova di determinazione e allo stesso tempo ci comunicano dolore e rabbia perché altri due attivisti, Davide e Paolo, sono in carcere. Consapevoli che i terroristi sono coloro che vogliono devastare valli e montagne per il profitto, mandiamo un saluto solidale e fraterno agli arrestati e un caloroso incoraggiamento ai valsusini in lotta.
Un saluto giunga anche a chi è sottoposto a misure cautelari per i blocchi in autostrada, a Giobbe, a Luke (amico e compagno ancora ai domiciliari a Trento) e a tutti gli altri arrestati il 19 luglio in Valsusa.
Questi giorni di campeggio e di camminate torneranno preziosi quando anche in Trentino dovremo fermare i cantieri del TAV.La solidarietà migliore che possiamo esprimere alla Valsusa è moltiplicare i grattacapi per i signori del TAV, di territorio in territorio, e allo stesso tempo moltiplicare le esperienze di vita diversa e di libertà.
Con Claretta nel cuore (compagna e cuoca di numerose cene no tav, venuta a mancare giovedì scorso), usciamo da queste giornate più forti e motivati.
Sarà dura (per loro) anche nelle Alpi orientali…
Marco (Rovereto), 1 settembre 2013