In piena facoltà, Egregio Presidente, le scriviamo la presente, che forse leggerà…
Rimarrà forse stupito di non essere accolto in Valpolcevera, un tempo feudo del “Partito” (il suo), tra due ali di folla festanti, ma non siamo polli d’allevamento, e le ali preferiamo tenercele per sognare!
Il suo invece è un brutto sogno, perché si trasformerebbe in un incubo per la stragrande maggioranza delle persone, che lei NON rappresenta.
Il “Terzo Valico dei Giovi”, la linea ferroviaria AV/AC Genova Fegino – Tortona, è un’opera inutile e devastante, a cui non per caso i finanziamenti vengono attribuiti e tolti di continuo, persino dal suo governo amico Berlusconi-Letta, che pur essendo impresentabile intuisce lo spreco di risorse, oltre ogni limite della decenza, in un momento di grave crisi economica e finanziaria.
Non siamo qui oggi per non farla “chiacchierare”, non si preoccupi: chiacchiererà! D’altronde lo può fare, e lo fa, ogni giorno, su numerosi organi di stampa. (Ah, a proposito, dal dizionario Treccani… “Chiacchiere”: parole vane o inconcludenti, notizie senza fondamento, voci false o malevole. Davvero è indicata la definizione che avete dato del dibattito di questa sera!).
Noi siamo qui oggi per riscoprire un principio di democrazia, perché da settimane lei e i suoi sodali protestate in nome di tutta la Liguria a favore della realizzazione del Terzo Valico, fingendo di ignorare la voce del Movimento popolare che da molto tempo ormai si oppone all’opera, con dati alla mano e mani in lotta. Mani e pensieri che in questi mesi hanno organizzato assemblee, fatto informazione, sono scesi in piazza e hanno bloccato espropri e cantieri, con tranquillità e fermezza, in Liguria come in Piemonte, ed anche qui in Valpolcevera!
Rino Gaetano cantava di democrazia, e di chi ce l’ha, perché la vostra idea di democrazia ha sempre un padrone, e gli interessi di ristretti, ma potenti gruppi d’affari influenzano le vostre decisioni molto più dell’interesse di milioni di persone, come in una moderna democrazia per censo.
Il Terzo Valico non fa eccezione, e i 7 MILIARDI DI € necessari sono un furto ai danni dell’istruzione, la salute, il lavoro e i trasporti pubblici di tutti, e a vantaggio invece della grande azienda Impregilo, che ha dato così buona prova di sé con le “eco-balle” dei rifiuti di Napoli e la Salerno-Reggio Calabria.
Sappiamo già cosa dirà: che il Terzo Valico porta lavoro… Un’affermazione discutibile sotto molti punti di vista. Tuttavia, volendone sottolineare uno soltanto, appare evidente che il difficile è creare posti di lavoro senza soldi da investire, ma con 7 miliardi si potrebbe dare vita a molta più occupazione (più duratura, utile e locale), puntando ad esempio sulla messa in sicurezza del territorio e sull’efficienza energetica, anche per il settore edile. Un dato su tutti: secondo lo stesso Cociv (Impregilo) il picco di occupazione si raggiungerà solo per un breve periodo nell’estate del 2017 e consisterà in 2750 unità; visto il costo dell’opera ciò significa che per creare un posto di lavoro si spenderanno 2 500 000 €, quando a livello europeo si afferma che per un posto a tempo indeterminato in manifattura è sufficiente un investimento di 12 volte inferiore (200 000 €)!
Lei proseguirà dicendo che il Terzo Valico è indispensabile per il porto di Genova, e per non rimanere tagliati fuori dall’Europa… Ma per oltre un secolo la città e il porto hanno alternato fasi di espansione e di crisi, del tutto slegate dal Terzo Valico e semmai causate da ben altri limiti strutturali, come per esempio i costi e i tempi lunghi e incerti delle dogane, e la mancanza di spazi. Si tratta di un progetto vecchissimo, proposto già nel lontano 1903, e dato in concessione a Cociv (oggi controllato da Impregilo e banche) senza nessuna gara per l’affidamento nel 1991, proprio alla vigilia di Tangentopoli.
Questa “grande opera” assurge allora ad emblema di un’idea di sviluppo totalmente superata, e della peggiore tradizione statalista e clientelare, per usare due termini cari all’imprenditoria liberale. E le barricate innalzate a difesa dei finanziamenti per il Terzo Valico da parte sua e di esponenti politici come Luigi Grillo e Paita, altro non sono che il segno di una classe politica delegittimata (si pensi al crescente astensionismo) e autoreferenziale, che conduce una battaglia minoritaria di lobbying al fianco di quegli esponenti sindacali e imprenditoriali ancora immersi in schemi otto-novecenteschi, anti-moderni…
Lo sa che il tempo medio di sdoganamento nel porto di Genova è di 9 giorni, contro i 3 di Rotterdam, e che per avvicinarci agli standard europei sarebbe più utile assumere qualche doganiere in più e far funzionare 24h la dogana, anziché chiuderla alle 18 e spendere 7 miliardi di € per far viaggiare i container a 200 km/h?!
Lo sa che la mancanza di spazi non si risolve di certo con un sistema come quello attuale, in cui, ed è notizia di pochi giorni fa, un modulo ultimato nel 2005 per allargare il porto di Voltri restò inutilizzabile fino al 2009 per faide politico-economiche e nel 2013 risulta già pressoché inservibile per errori nella realizzazione, tra l’altro eseguita dalla Pamoter, ditta coinvolta anche negli appalti del Terzo Valico?!
Alcuni giorni fa la Gronda autostradale ha beneficiato del parere positivo della VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), con il sindaco Doria che ha affermato che i cantieri potrebbero partire tra 2 anni… Solo un folle può pensare che in Valpolcevera possano coesistere per i prossimi vent’anni i cantieri e i lavori, spesso quasi coincidenti, di queste due grandi opere, per di più dopo che la Valpolcevera è stata già duramente colpita dalla crisi dello sviluppo industriale, che ha sedimentato le emergenze ambientali e volatilizzato i posti di lavoro.
La terra, vera risorsa per il futuro e la sicurezza della Valle, e i suoi abitanti NON si faranno ulteriormente impoverire e depredare per alimentare la ricchezza di pochi, con il benestare di una classe politica in utile, il suo!!!
Gronda e Terzo Valico seguono le stesse logiche di colossale privatizzazione di risorse pubbliche e pubblicizzazione dei danni ambientali e rischi per la salute…
NON IN NOSTRO NOME!
LA FINE DELLE GRANDI OPERE INUTILI È L’INIZIO DI UN FUTURO MIGLIORE, PER TUTTI!!!
Comitato no tav terzo valico Pontedecimo e S. Quirico
il video dell’iniziativa qui