“La nostra piccola montagna non c’è più”

“Papà dove sei 945757_490853504324671_1762331932_nstato!?!? Alla nostra montagna??”
“Si, ma sai non c’è più…”
“Perché?”
“Dei signori con tantissimi soldi e molto cattivi protetti dalla polizia l’hanno comprata poi hanno tagliato gli alberi, distrutto la frutta e mandato via le pecorelle…
Noi non eravamo abbastanza questa volta e non siamo riusciti a fermarli quei cattivoni”
“E adesso?”
“E adesso niente pic-nic, niente pecorelle e niente passeggiate…”
“Sono proprio dei cattivoni quelli li. E adesso?”
“Eh… adesso dovremo essere ancora di più per fermarli la prossima volta…”
…per salvare la prossima montagna

Imparerà sulla sua pelle e nel suo cuore le nostre assenze, scelte o forzate.
Piangerà per le passeggiate perse a causa del nostro impegno, ma gli insegnerò a salire e difendere le montagne dei nostri nonni partigiani.
Imparerà a coltivare la giusta rabbia per i picnic mancati perché la terra sul quale farli viene distrutta.
Capirà in futuro perché quei “cattivoni” predano le nostre montagne, imprigionano i nostri corpi e provano a cancellare le nostre idee e le nostre speranze.

I Nostri compagni marciscono nelle patrie galere accusati di aver rotto una vetrina, condannati per devastazione e saccheggio.
I Nostri nemici si arricchiscono seduti su comode poltrone in Confindustria come in Piazza De Ferrari mentre devastano la nostra terra e saccheggiano la nostra vita.

C’eravamo ieri, ci siamo oggi.
Ci saremo domani

Sadhana: Questo è ciò che rimane della collina che chiamavi montagna,cucciolo mio. Quella dove abbiamo raccolto le fave, fatto merenda, toccato le pecore, giocato con la terra, i trucioli, l’erba e quel fantastico bastone che ti ha intagliato Mattia. Neppure il torrente c’è piú. Si è seccato come si seccano le lacrime. È arrivato il tav.

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