di Antonello Brunetti
Oggi, 11 febbraio, sono stati resi noti i dati sull’attività del porto di Genova per tutto il 2013.
Il quantitativo di merci rispetto al 2012 è calato da 51,4 milioni di tonnellate di merci a 49,5, con una riduzione in percentuale del 3,7.
Per quanto riguarda i container non si è giunti ai 2 milioni come i dati di metà anno lasciavano prevedere. In totale 1.988.013 teu, che, rispetto ai 2.064.806 del 2012, equivale anche in questo settore a un – 3,7%.
Attenzione, sono i TEU che girano per il porto, non quelli che vanno su treno, che sono molti meno!
Presumibilmente, e largheggiando, non più di 200.000 prendono la via ferrata per raggiungere la Valle padana.
Ma la saturazione, secondo loro, non doveva avvenire nel 2006 con 5 milioni di TEU?
A onor del vero dobbiamo registrare che ultimamente sono state fatte correzioni, ad esempio Michele Elia di RFI non più tardi di tre mesi fa aveva dichiarato che la prospettiva a breve scadenza è di arrivare a 4 milioni e 800.000 teu annui. Con questo ritmo? Ma che faccia di tolla!
Un po’ più contenuta, ma ugualmente “spiritosa”, la relatrice al recente “incontro” di Carrosio, per la presentazione (si sono però dimenticati di presentarlo) dello studio Amianto, la quale ha ridotto l’obiettivo a 4 milioni di container.
Lascio a voi ogni commento sul fantomatico rapporto costi-benefici.