500 euro raccolti e vari cumuli di reti arancioni sono il risultato di una bella giornata a Trasta. Una giornata No Tav.
Gia’ da ieri sera sui prati di Trasta si era alzata la bandiera con il treno crociato intorno ad una decina di tende che presidiavano il territorio in vista della giornata seguente.
Oggi dopo un buon pranzo e un bicchiere di vino, gustati al sole, sul verde dei prati della zona, ci siamo diretti verso le reti arancioni che delimitavano l’area espropriata da Co.Civ ed in pochi minuti si sono sbriciolate.
Quelle reti oltre ad essere illegittime perchè alzate da Co.Civ per distruggere la nostra terra e speculare sulle nostre vite, ricordiamo sono anche illegali, perchè l’esproprio di quel terreno, effettuato martedi’ 11 marzo, non si è neppure eseguito a norma di legge.
Non sono stati rispettati i tempi tecnici tra l’arrivo della lettera di esproprio e l’immissione in possesso, gesto vile, effettuato volontariamente per impedire alle persone di avere i tempi per organizzare una risposta, come è avvenuto ogni qual volta, da 2 anni a questa parte.
Un sopruso a cui risponderemo anche per via legale.
Ricordiamo che nessuno tra le Forze dell’Ordine ha impedito tutto cio’, solerti ad azzanare le persone che difendono la propria terra, ma permissivi e ben disposti nei confronti delle porcherie di Co.Civ.
Comunque, forti delle nostre ragioni non ci si è scoraggiati. A Trasta, come altrove, quelle reti sono giustamente cadute, una parte dei soldi per i ricorsi sono stati raccolti e a breve ci saranno nuove iniziative per completare la cifra necessaria.
La lotta va avanti a testa alta, a partire da sabato prossimo, MARCIA POPOLARE AD ARQUATA.