Arquata scrivia 5 Aprile: in marcia per riprendersi la propria terra. La polizia carica ma le reti vanno giù

blog1Aggiornamento ore 17.40: Si conclude l’odierna giornata di lotta, in cui il movimento NoTav-Terzo Valico ha dimostrato la propria determinazione a opporsi contro un’opera inutile, dannosa e dispendiosa. Almeno 40 metri di recinzione sono caduti giù. La reazione della polizia ha solo dato prova del fatto che l’opposizione popolare fa paura, dunque resisteremo un metro e un minuto in più di loro!

 Aggiornamento ore 17.20: Nonostante le precedenti cariche, a causa delle quali si contano almeno quattro feriti, centinaia di manifestanti si trovano nel prato davanti al cantiere, dove in questi attimi si sta montando il palco per un concerto. Qui la paura non è di casa!

Aggiornamento ore 17.00: Le cariche della polizia hanno provocato alcuni feriti, tra cui un signore di 68 anni, ferito alla testa. Il corteo si sta lentamente muovendo per andare via.

Aggiornamento ore 16.45: Le reti del cantiere sono state tagliate. Dopo aver buttato giù un discreto perimetro, la polizia in assetto antisommossa è intervenuta, caricando il corteo e sparando lacrimogeni. Attualmente la situazione è in fase di stallo, con i corteo che fronteggia la polizia schierata che impedisce il passaggio ai manifestanti.

Aggiornamento ore 16.20: Il corteo è in prossimità del cantiere, si contano migliaia di persone partecipanti a questa giornata di lotta. In questo momento, poco a poco il corteo sta percorrendo il perimetro delle reti poste a protezione.

Aggiornamento ore 16.00: Alla manifestazione, oltre ai moltissimi notav, anche il movimento di lotta per la casa, per ribadire ancora una volta che l’unica grande opera accettabile è quella di casa e reddito per tutti e tutte. In questo momento il corteo sta ancora procedendo per le vie del paese, dirigendosi poco a poco verso il cantiere.

Aggiornamento ore 15.30: La manifestazione è partita da circa 15 min e in questo momento sta attraversando le strade di Arquata Scrivia. Sono diverse centinaia le persone arrivate dal territorio ligure e piemontese, in un corteo che vede la grande partecipazione dei comitati notav posizionati in testa al corteo con uno striscione che riporta le parole d’ordine della giornata: “Riprendiamoci la nostra terra”. Molto variegata la composizione della manifestazione. A partecipare infatti vi sono numerosi giovani e bambini e persone di tutte le età.

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Moltissime persone cominciano a giungere ad Arquata Scrivia per la marcia popolare che percorrerà le strade del paese e arriverà fino al cantiere di Radimero, per dimostrare ancora una volta che fermare il Terzo Valico è possibile e per chiedere di rinunciare alla costruzione dell’opera e investire quei soldi nella cura del nostro territorio e nella messa in sicurezza delle aree in dissesto idrogeologico.

Nei prossimi mesi infatti, il governo deciderà se rifinanziare l’opera e stanziare i soldi necessari al proseguimento dei lavori, già in fortissimo ritardo sulla tabella di marcia anche grazie alle iniziative di opposizione del movimento.

E proprio ad Arquata, vorrebbero portare prossimamente “la talpa” per scavare il tunnel di valico ed estrarre da Radimero oltre due milioni di metri cubi di smarino contenenti amianto. Dove i due acquedotti rischiano di essere distrutti, centinaia di camion ogni giorno percorreranno le strade del paese e dove lavora la ditta Lauro Spa, recentemente accusata di truffa aggravata ai danni dello Stato.

 

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