Alla festa democratica, organizzata a Pontedecimo venerdì 11 luglio dalla sezione locale del Partito Democratico, è andato in scena un dibattito sulle grandi opere infrastrutturali come la Gronda autostradale e il Terzo Valico Ferroviario. Attori del dibattito, il vicesindaco Stefano Bernini e l’assessore alle infrastrutture della Regione Liguria Raffaella Paita, candidata, come Alberto Villa, compagno di partito, alle primarie per la scelta del candidato alla presidenza della nostra regione. Al dibattito hanno portato il loro contributo Diego Marchesi e il sindalista della Cisl Gianni Alioti, esponenti del Comitato No Tav Terzo Valico San Quirico e Pontedecimo, Loro, hanno snocciolato dati interessanti, perché fanno capire quanto sia inutile costruire un opera ferroviaria dannosa per l’ambiente, per i cittadini costretti a subirla, indirettamente e direttamente con l’esproprio dei loro beni che non può essere compensato con la costruzione di altre opere cementizie. Tra i commenti ascoltati alla conclusione del dibattito, voglio citarne uno espresso da un esponente del Partito Democratico: sono dilettanti allo sbaraglio.
Di seguito, pubblichiamo una riflessione di Gianni Alioti.
La proletaria Raffaele Paita e il borghese Gianni Alioti
“Io con il popolo voi con la borghesia”.
Così ha concluso la moglie del presidente dell’autorità portuale di Genova, Luigi Merlo.
Raffaella Paita, assessore infrastrutture, protezione civile, difesa del suolo in Regione Liguria, in questo modo ha eluso la precisa domanda sul rapporto tra ‘ndrangheta e terzo valico, al dibattito a Pontedecimo nella Festa del PD e sulle sue amicizie con Luigi Grillo, politico delinquente ideatore e padrino dell’opera più inutile d’Italia, che costa 6,3 miliardi di euro dei contribuenti.
Sulle labbra di una donna che, con il coniuge ha un reddito annuo di alcune centinaia di migliaia di euro (senza contare gli extra), la frase pronunciata – oltre che una caricatura di cattivo gusto del vecchio ‘900 – e’ una farsa!
D’altronde, una signora perbene come lei, non può denunciare i finanziatori della sua campagna elettorale alla presidenza della Regione.