Valverde: l’Osservatorio partecipato resta senza partecipazione

notav_terzo_valicoChi era presente in sala giura di aver letto imbarazzo sui volti di Giancarlo Campora (ex Sindaco) e Paola Guidi (attuale Sindaco, almeno sulla carta).

Il progetto dell’Amministrazione Comunale di Campomorone di creare un soggetto largamente partecipato sul Terzo Valico, con l’intento di “far apparire” una seria volontà dell’Amministrazione stessa di vigilare sui cantieri del Terzo Valico, fallisce miseramente alla nascita.

Ieri, 30/09/2014, è stato approvato dalla Giunta Comunale di Campomorone l’osservatorio “partecipato” della Valverde, ma si rifiutano di prenderne parte tutti i consiglieri di minoranza (M5S e L’Altra Campomorone) e tutto il movimento no tav  Terzo Valico della Valverde.

Non poteva essere diversamente:

In questi anni L’Amministrazione Comunale di Campomorone, dietro ad una facciata di “non belligeranza”, è stata il braccio politico sul territorio di Co.Civ, Paita e Bernini tentando di favorire gli espropri (non sempre con esiti positivi), consegnando alla distruzione i terreni Comunali del Maglietto (per il quale indiscrezioni giurano che non siano ancora neppure riusciti a farsi pagare un affitto) e cercando in ogni modo possibile di non far nascere tra la popolazione sentimenti di ostilità nei confronti del Terzo Valico.
Inoltre, ormai è fatto consegnato alla storia, che sia stata disattesa ogni garanzia che l’ex Sindaco Campora, attuale Consigliere con Delega al Terzo Valico, forni’ sul limitare gli impatti:

Garanti’ che non si sarebbe scavata la galleria Cravasco prima delle modifiche di viabilità, in realtà oggi lo scavo della galleria Cravasco è oltre i 100 metri, ma le strade restano quelle che erano (con un bel po’ di mezzi pesanti in piu’), compreso il suo, tanto amato, bypass di Pontedecimo.

Garanti’ un numero massimo di 10/15 mezzi pesanti al giorno. Provate a contarli se avete voglia, già in meno di un’ora avrete la sentenza…

Garanti’ che nessuna fonte sarebbe stata toccata dai lavori, in realtà solo il foro pilota della galleria ha prosciugato una fonte.

Garanti’ una mappatura seria delle fonti, visto che quella effettuata da Co.Civ, anche a detta sua, era ridicola, ma nessuno ha notizia di questo studio.

Garanti’ nastri trasportatori ( un po’ di garanzia!!) per trasportare lo smarino, ma oggi lo smarino viaggia su camion, sia verso il Maglietto, sia verso la Cava di Cravasco, con tutti i problemi di polveri, rumori e condizioni del manto stradale annessi.

In pratica ogni affermazione degli ultimi 2 anni di Giancarlo Campora sul Terzo Valico è già stata disattesa in questi primi mesi di lavori. A dirla tutta ancora una promessa resta appesa…di non utilizzare il suo ruolo di “piccolo servitore” del Partito sul Terzo Valico come trampolino di lancio per una carrierina politica, attendiamo fiduciosi le elezioni Regionali del 2015…

Di seguito riportiamo il testo che è stato distribuito nelle strade di Camopomorone e letto da un consigliere di minoranza in consiglio Comunale:

OSSERVATORIO: FARSA CHE NON DIFENDE IL TERRITORIO.

Oggi l’Amministrazione Comunale di Campomorone nomina i componenti dell’Osservatorio Partecipato sul Terzo Valico: il Gruppo No Tav No Terzo Valico Valverde e tutti i Gruppi Consiliari di minoranza rifiutano di prenderne parte.
La decisione di non aderire all’Osservatorio partecipato sulla realizzazione del Terzo Valico dei Giovi, non vuole essere una sterile opposizione alle proposte dell’Amministrazione Comunale in carica, ma è una scelta molto più profonda e in naturale continuità con i valori e le posizioni che hanno sostenuto dal principio il nostro agire.
Come noto, crediamo fortemente che la realizzazione della linea A.V. Terzo Valico dei Giovi, non porti alcun beneficio per la comunità, i segni indelebili, già drammaticamente visibili, che lascerà sul nostro territorio, sono, purtroppo, solo la “punta dell’iceberg” rispetto a ciò che questa ed altre Grandi Opere rappresentano: il soddisfacimento a tutti i costi degli interessi di pochi a scapito del benessere di molti. Ricordiamo brevemente che il T.V. è stato approvato con la “Legge Obiettivo”, che non aveva superato le valutazioni d’impatto ambientale, che sono state molte le vicende giudiziarie che hanno accompagnato fino ad oggi la sua storia e che le mafie da sempre sono molto vicine al sistema delle Grandi Opere.
Crediamo, inoltre, che la cultura che si vuole diffondere per giustificare l’opera e in generale il modello di società che ne sta alla base, sia fortemente pericolosa, deviante e lontana da quello che è l’interesse dei cittadini di oggi e delle future generazioni: non vogliamo che passi il messaggio che possano essere sacrificati beni primari quali la salute, l’ambiente, l’acqua e il denaro pubblico per perseguire lo scopo di far viaggiare più merci, a maggiore velocità. Ci pare ancor più pericolosa l’ottica di accettare tale scempio, in cambio di una manciata di posti di lavoro, peraltro precari e poco sicuri: non sono certo queste le politiche attive per il lavoro di cui necessitano il paese e il nostro territorio.
Abbiamo un’altra visione di benessere che è legata alla tutela del patrimonio delle comunità locali: in termini di legami sociali, famigliari, di valorizzazione dei prodotti e delle professionalità, di mantenimento e cura dell’esistente.
Anche alla luce di quanto sopra speriamo risulti chiaro come a nostro avviso, non sarà certo l’Osservatorio sul Terzo Valico a poter attutire i devastanti impatti ambientali, economici e sociali dell’opera.
Questo, che viene definito uno strumento di “partecipazione” (peraltro promosso da Amministrazioni Comunali che hanno accettato senza proteste il Terzo Valico e che si sono sedute al tavolo con Co.Civ per contrattare le c.d. “opere compensative”, altra forma di devastazione del territorio e di spreco di risorse pubbliche preziose), non ci appare assolutamente uno strumento adeguato né a limitare, laddove sia possibile, gli impatti dell’opera, né a vigilare in modo autentico e libero sulla costruzione della stessa.
Chi conosce sufficientemente il mondo delle Grandi Opere sa come queste “proposte” siano atte a salvaguardare formalmente le amministrazioni, attraverso una forma di “partecipazione” che viene proposta in itinere, posticcia, limitata e poco incisiva, distorcendo in modo utilitaristico il principio di “partecipazione” che è stato del tutto disatteso nel momento in cui ai vari livelli europei, statali, regionali e locali sono state assunte le decisioni propedeutiche alla realizzazione dell’Opera: in quelle sedi la cittadinanza non è stata consultata, come del resto, non è stato dato ascolto ai cittadini di Campomorone, né sull’Opera, né sulle Opere compensative.
Continueremo pertanto a diffondere in tutte le sedi opportune le ragioni del NO al Terzo Valico e al sistema delle Grandi Opere e ad offrire occasioni di informazione e riflessione, vigileremo, per quanto possibile, su quanto accade sul territorio, ma lo faremo da una posizione libera ed indipendente da un’amministrazione comunale che nulla ha fatto per scendere al fianco dei cittadini nella tutela del territorio e delle risorse pubbliche.

da VALVERDE NO TAV

VALVERDE: L'OSSERVATORIO PARTECIPATO RESTA SENZA PARTECIPAZIONE.</p><br /><br /><br /><br /><br />
<p>Chi era presente in sala giura di aver letto imbarazzo sui volti di Giancarlo Campora (ex Sindaco) e Paola Guidi (attuale Sindaco, almeno sulla carta). </p><br /><br /><br /><br /><br />
<p>Il progetto dell'Amministrazione Comunale di Campomorone di creare un soggetto largamente partecipato sul Terzo Valico, con l'intento di "far apparire" una seria volontà dell'Amministrazione stessa di vigilare sui cantieri del Terzo Valico, fallisce miseramente alla nascita. </p><br /><br /><br /><br /><br />
<p>Ieri, 30/09/2014, è stato approvato dalla Giunta Comunale di Campomorone l'osservatorio "partecipato" della Valverde, ma si rifiutano di prenderne parte tutti i consiglieri di minoranza (M5S e L'Altra Campomorone) e tutto il Movimento No Tav - Terzo Valico della Valverde.</p><br /><br /><br /><br /><br />
<p>Non poteva essere diversamente:</p><br /><br /><br /><br /><br />
<p>In questi anni L'Amministrazione Comunale di Campomorone, dietro ad una facciata di "non belligeranza", è stata il braccio politico sul territorio di Co.Civ, Paita e Bernini tentando di favorire gli espropri (non sempre con esiti positivi), consegnando alla distruzione i terreni Comunali del Maglietto (per il quale indiscrezioni giurano che non siano ancora neppure riusciti a farsi pagare un affitto) e cercando in ogni modo possibile di non far nascere tra la popolazione sentimenti di ostilità nei confronti del Terzo Valico.<br /><br /><br /><br /><br /><br />
Inoltre, ormai è fatto consegnato alla storia, che sia stata disattesa ogni garanzia che l'ex Sindaco Campora, attuale Consigliere con Delega al Terzo Valico, forni' sul limitare gli impatti:</p><br /><br /><br /><br /><br />
<p>Garanti' che non si sarebbe scavata la galleria Cravasco prima delle modifiche di viabilità, in realtà oggi lo scavo della galleria Cravasco è oltre i 100 metri, ma  le strade restano quelle che erano (con un bel po' di mezzi pesanti in piu'), compreso il suo, tanto amato, bypass di Pontedecimo.</p><br /><br /><br /><br /><br />
<p>Garanti' un numero massimo di 10/15 mezzi pesanti al giorno. Provate a contarli se avete voglia, già in meno di un'ora avrete la sentenza...</p><br /><br /><br /><br /><br />
<p>Garanti' che nessuna fonte sarebbe stata toccata dai lavori, in realtà solo il foro pilota della galleria ha prosciugato una fonte.</p><br /><br /><br /><br /><br />
<p>Garanti' una mappatura seria delle fonti, visto che quella effettuata da Co.Civ, anche a detta sua, era ridicola, ma nessuno ha notizia di questo studio.  </p><br /><br /><br /><br /><br />
<p>Garanti' nastri trasportatori ( un po' di garanzia!!) per trasportare lo smarino, ma oggi lo smarino viaggia su camion, sia verso il Maglietto, sia verso la Cava di Cravasco, con tutti i problemi di polveri, rumori e condizioni del manto stradale annessi. </p><br /><br /><br /><br /><br />
<p>In pratica ogni affermazione degli ultimi 2 anni di Giancarlo Campora sul Terzo Valico è già stata disattesa in questi primi mesi di lavori. A dirla tutta ancora una promessa resta appesa...di non utilizzare il suo ruolo di "piccolo servitore" del Partito sul Terzo Valico come trampolino di lancio per una carrierina politica, attendiamo fiduciosi le elezioni Regionali del 2015...</p><br /><br /><br /><br /><br />
<p>Di seguito riportiamo il testo che è stato distribuito nelle strade di Camopomorone e letto da un consigliere di minoranza in consiglio Comunale:</p><br /><br /><br /><br /><br />
<p>OSSERVATORIO: FARSA CHE NON DIFENDE IL TERRITORIO.</p><br /><br /><br /><br /><br />
<p> Oggi l’Amministrazione Comunale di Campomorone nomina i componenti dell’Osservatorio Partecipato sul Terzo Valico: il Movimento No-Tav No Terzo Valico Valverde e tutti i Gruppi Consiliari di minoranza rifiutano di prenderne parte.<br /><br /><br /><br /><br /><br />
La decisione di non aderire all’Osservatorio partecipato sulla realizzazione del Terzo Valico dei Giovi, non vuole essere una sterile opposizione alle proposte dell’Amministrazione Comunale in carica, ma è una scelta molto più profonda e in naturale continuità con i valori e le posizioni che hanno sostenuto dal principio il nostro agire.<br /><br /><br /><br /><br /><br />
Come noto, crediamo fortemente che la realizzazione della linea A.V. Terzo Valico dei Giovi, non porti alcun beneficio per la comunità, i segni indelebili, già drammaticamente visibili, che lascerà sul nostro territorio, sono, purtroppo, solo la “punta dell’iceberg” rispetto a ciò che questa ed altre Grandi Opere rappresentano: il soddisfacimento a tutti i costi degli interessi di pochi a scapito del benessere di molti. Ricordiamo brevemente che il T.V. è stato approvato con la “Legge Obiettivo”, che non aveva superato le valutazioni d’impatto ambientale, che sono state molte le vicende giudiziarie che hanno accompagnato fino ad oggi la sua storia e che le mafie da sempre sono molto vicine al sistema delle Grandi Opere.<br /><br /><br /><br /><br /><br />
Crediamo, inoltre, che la cultura che si vuole diffondere per giustificare l’opera e in generale il modello di società che ne sta alla base, sia fortemente pericolosa, deviante e lontana da quello che è l’interesse dei cittadini di oggi e delle future generazioni: non vogliamo che passi il messaggio che possano essere sacrificati beni primari quali la salute, l’ambiente, l’acqua e il denaro pubblico per perseguire lo scopo di far viaggiare più merci, a maggiore velocità. Ci pare ancor più pericolosa l’ottica di accettare tale scempio, in cambio di una manciata di posti di lavoro, peraltro precari e poco sicuri: non sono certo queste le politiche attive per il lavoro di cui necessitano il paese e il nostro territorio.<br /><br /><br /><br /><br /><br />
Abbiamo un’altra visione di benessere che è legata alla tutela del patrimonio delle comunità locali: in termini di legami sociali, famigliari, di valorizzazione dei prodotti e delle professionalità, di mantenimento e cura dell’esistente.<br /><br /><br /><br /><br /><br />
Anche alla luce di quanto sopra speriamo risulti chiaro come a nostro avviso, non sarà certo l’Osservatorio sul Terzo Valico a poter attutire i devastanti impatti ambientali, economici e sociali dell’opera.<br /><br /><br /><br /><br /><br />
Questo, che viene definito uno strumento di “partecipazione” (peraltro promosso da Amministrazioni Comunali che hanno accettato senza proteste il Terzo Valico e che si sono sedute al tavolo con Co.Civ per contrattare le c.d. “opere compensative”, altra forma di devastazione del territorio e di spreco di risorse pubbliche preziose), non ci appare assolutamente uno strumento adeguato né a limitare, laddove sia possibile, gli impatti dell’opera, né a vigilare in modo autentico e libero sulla costruzione della stessa.<br /><br /><br /><br /><br /><br />
Chi conosce sufficientemente il mondo delle Grandi Opere sa come queste “proposte” siano atte a salvaguardare formalmente le amministrazioni, attraverso una forma di “partecipazione” che viene proposta in itinere, posticcia, limitata e poco incisiva, distorcendo in modo utilitaristico il principio di “partecipazione” che è stato del tutto disatteso nel momento in cui ai vari livelli europei, statali, regionali e locali sono state assunte le decisioni propedeutiche alla realizzazione dell’Opera: in quelle sedi la cittadinanza non è stata consultata, come del resto, non è stato dato ascolto ai cittadini di Campomorone, né sull’Opera, né sulle Opere compensative.<br /><br /><br /><br /><br /><br />
Continueremo pertanto a diffondere in tutte le sedi opportune le ragioni del NO al Terzo Valico e al sistema delle Grandi Opere e ad offrire occasioni di informazione e riflessione, vigileremo, per quanto possibile, su quanto accade sul territorio, ma lo faremo da una posizione libera ed indipendente da un’amministrazione comunale che nulla ha fatto per scendere al fianco dei cittadini nella tutela del territorio e delle risorse pubbliche.</p><br /><br /><br /><br /><br />
<p> VALVERDE NO TAV

 

 

 

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