L’agriturismo “La Sereta” rifiuta di far affari con il Terzo Valico.

“No, siamo contrari al Terzo Valico e quindi non siamo interessati alla vostra proposta”.
Pressappoco questa è stata la risposta dei proprietari di un agriturismo di Fraconalto alla richiesta di posti letto e pranzo per chi lavora nei cantieri del Terzo Valico .
Non deve essere stato certamente facile rinunciare, in questi tempi, alla possibilita’ di far entrare un po’ di soldini in cassa e anche per questo ci soffermiamo sul valore di questo gesto.

In questo periodo, in cui porzioni delle nostre terre vengono inghiottite dall’apertura dei cantieri, sono molte le strutture sui vari territori in cui bazzicano le tute arancioni, infatti i campi base non sono ancora pronti e quindi gli operai del Terzo Valico, catapultatati a centinaia di chilometri di distanza da casa propria, necessitano di vitto e alloggio.
Poi, sempre se i lavori andranno avanti, osterie e alberghi si svuoteranno mentre si popoleranno i vari campi base.
Tuttavia dopo il caso del bar di Genova Trasta, finito su tutti i giornali, a cui una ditta del Terzo Valico lascio’ 5 mila euro di puffi prima di sparire nel nulla, le voci dei primi conti di migliaia di euro che le varie ditte in odor di mafia, lasciano non saldati a ristoranti e alberghi iniziano a moltiplicarsi, da l’uno e dall’altro lato del crinale Appenninico.
Chissà se alla fine proprio chi avrà detto NO, oltre ad aver difeso e rispettato la propria terra, non avrà anche fatto la scelta migliore per la propria attività??

Dal canto nostro quando passeremo dalle parti di Fraconalto non avremo dubbi sul dove andare a rifocillarci, passeremo sicuramente alla “Sereta”, un posto splendido sull’Appennino a cavallo tra Piemonte e Liguria, ai cui proprietari, che hanno coerentemente detto NO, mandiamo un forte abbraccio resistente.

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